Fondo Pensione: la soluzione giusta per un futuro sereno
Il famoso detto “non è mai troppo tardi” in tema di pensioni deve essere ribaltato “non è mai troppo presto”. Perché cominciare a pensare a una pensione integrativa fin da giovani è un comportamento lungimirante che permetterà, una volta arrivati al momento del pensionamento, di vivere la situazione serenamente, senza ansie e preoccupazioni. Ma bisogna cominciare subito.
La prima cosa da fare, non importa quale sia la propria età, è immaginarsi nel futuro. Anche chi è giovanissimo, e l’ultimo dei pensieri è vedersi in pensione, deve fare un piccolo sforzo di “proiezione” nel futuro. Riflettere: che tipo di tenore di vita si desidera? Quali potranno essere i propri bisogni e passioni? Come si vorrebbe che fosse la propria vita nel futuro?
Bisognerebbe immaginare l’età della pensione come l’inaugurazione di una nuova fase della propria esistenza, che potrebbe essere anche molto lunga. I 70enni di oggi e di domani infatti non sono quelli del passato. Se in buona salute, sono ancora molto attivi, hanno voglia di viaggiare, di mantenere i propri hobby e le proprie passioni.
Se è vero che è impossibile sapere con esattezza quanto si percepirà di pensione, esistono strumenti che possono aiutare a fare una stima. “La mia pensione futura” è il servizio on line di Inps (https://www.inps.it/it/it/dettaglio-scheda.it.schede-servizio-strumento.schede-strumenti.la-mia-pensione-futura-simulazione-della-propria-pensione-50033.la-mia-pensione-futura-simulazione-della-propria-pensione.html) che permette di simulare quale sarà presumibilmente la pensione al termine dell’attività lavorativa. Il calcolo si basa sulla normativa in vigore e su tre elementi fondamentali: età, storia lavorativa e retribuzione/reddito. Le ipotesi alla base di “la mia pensione futura” dell’INPS sono tendenzialmente positive: si ipotizza una crescita del proprio stipendio dell’1,5% reale annuo, così come una crescita media del PIL dell’1,5%. Qualora le cose dovessero andare diversamente l’importo della pensione sarebbe conseguentemente ridotto.
Perciò, una volta aver stabilito di quanto si avrà bisogno per vivere bene e l’ammontare della pensione, diventa fondamentale calcolare il “gap” tra la cifra che si riceverà dalla pensione e ciò di cui si necessita nella pratica. Questa sarà la somma che si dovrà riuscire ad ottenere dalla propria pensione integrativa. In poche parole, si deve capire qual è la somma da accumulare per garantirsi, una volta in pensione, una rendita che compensi questo gap.
Uno strumento utile per pianificare la propria pensione integrativa è il simulatore per la proiezione pensionistica personalizzata, disponibile su tutti i siti dei Fondi Pensione Aperti, incluso Credemvita (a questo indirizzo, https://whorizon.previnet.it/credemprevidenza-w-psimula/previdenziale.html#/previdenziale). Sviluppato secondo le indicazioni di COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione), questo strumento permette di effettuare una stima realistica della rendita futura, basandosi su variabili come età, contribuzione e rendimento atteso. Grazie a questo simulatore, è possibile avere un quadro chiaro del proprio scenario previdenziale e valutare le strategie migliori per integrare la pensione pubblica, colmando eventuali gap di reddito e garantendo un futuro più sereno.
Quando si va in pensione, durante i primi anni magari si è ancora molto attivi e dinamici. Ma, presto o tardi, arriverà una fase in cui si diventa più fragili e si avrà perciò bisogno di altri tipi di supporti, che garantiscano protezione e assistenza adeguate. Non si può correre il rischio di non avere reddito sufficiente per rispondere adeguatamente a queste esigenze.
Non bisogna poi dimenticare di avere un grandissimo alleato: il tempo. In passato i nonni o gli zii aprivano, per i loro nipoti, un libretto di risparmio, oggi potrebbero “aprirgli” un fondo pensione. Perché il tempo permette di ridurre la quantità di denaro che ogni mese bisogna accumulare per colmare il gap di cui sopra. Ecco perché prima si comincia, meglio è. Cominciando presto si può accantonare mensilmente anche una cifra più bassa, che non incide in modo significativo sul proprio tenore di vita. Inoltre, un orizzonte temporale più lungo permette di sfruttare i mercati finanziari e le loro potenzialità, concedendosi inizialmente un rischio maggiore, in virtù del fatto che si è lontani dal proprio obiettivo di pensionamento, e riducendolo gradualmente man mano che ci si avvicina a esso, consolidando i rendimenti ottenuti negli anni.
Tra gli strumenti ad hoc pensati per rispondere all’esigenza previdenziale ci sono i fondi pensione. Il fondo pensione è uno strumento di risparmio a lungo termine pensato per garantire un reddito al risparmiatore alla fine della vita lavorativa, a complemento della pensione erogata dall’Inps, da cui è completamente separato.
Essendo nati con l’intenzione di incentivare il risparmio previdenziale da affiancare alla previdenza pubblica, godono soprattutto di importanti vantaggi fiscali. Dalla deducibilità dei contributi versati al fondo pensione dal reddito IRPEF dichiarato annualmente, all’aliquota agevolata dei rendimenti maturati durante la fase di accumulo (20% invece che il 26% tipico degli strumenti finanziari). Il vantaggio fiscale è rilevante anche una volta raggiunta la pensione: la prestazione pensionistica liquidata in forma di rendita è assoggettata a una tassazione del 15%, che si può ridurre fino al 9% in funzione del numero di anni di partecipazione al fondo, invece che essere tassata con gli scaglioni IRPEF come il TFR lasciato in azienda o il tradizionale reddito da lavoro.
In particolare, i fondi pensione aperti sono una forma di previdenza complementare privata istituita da banche, imprese di assicurazione, società di gestione del risparmio (SGR) e società di intermediazione mobiliare (SIM) sotto forma di patrimonio separato e autonomo da quello della società. Oltre ai vantaggi fiscali già illustrati, offrono ai loro aderenti:
- Diversificazione del portafoglio, che non si limita ad azioni e obbligazioni ma include anche immobili e altre asset class;
- Gestione professionale da parte di una società di gestione del risparmio, con professionisti che monitorano costantemente i mercati e prendono decisioni di investimento in base a obiettivi e strategie ben definiti;
- Personalizzazione, gli aderenti possono scegliere il tipo di comparto più adeguato al loro livello di rischio;
- Trasparenza, in quanto i fondi pensione aperti sono soggetti a rigorosi controlli e regolamenti sulle modalità di gestione e sulle prestazioni degli investimenti;
Il Fondo Pensione Aperto Credemprevidenza consente ad esempio di scegliere tra 4 comparti di investimento, in funzione del proprio orizzonte temporale e della propria propensione al rischio.
Fondo Pensione Aperto Credemprevidenza è un prodotto assicurativo di Credemvita S.p.A. Prima della sottoscrizione, leggere il Set Informativo disponibile presso le filiali dell'intermediario Credito Emiliano S.p.A. e sui siti internet dell'intermediario www.credem.it e di Credemvita S.p.A. al link indicato sopra, anche ai fini della comprensione, tra le altre cose, delle caratteristiche, dei rischi, dei costi e delle limitazioni del prodotto.